Zafferano puro, i benefici effetti sulla salute del corpo e della mente
Nei tempi antichi lo za’hafaran, ovvero il “giallo” in arabo, era usato prevalentemente come tintura e cosmetico, sebbene solo dai pochissimi che potevano permetterselo. Per referenze chiedere ad Alessandro Magno, che vi si riflessava i capelli, o a Cleopatra, che ne faceva creme idratanti e cipria. Già nell'Europa del Seicento, però, la sua fama terapeutica era aumentata al punto di attribuirgli proprietà semi-miracolose, tanto da poter rianimare, secondo un antico erborista, “coloro che sono prossimi al trapasso”.
Pur senza voler arrivare a tanto, è tuttavia innegabile che lo zafferano goda di molteplici proprietà benefiche.
Lo zafferano ha proprietà utili ad alleviare l'insonnia, la depressione, l'ansia, gli sbalzi d'umore, l'asma, l'arteriosclerosi e il colesterolo alto.
Lo zafferano abbonda di vitamine, quali la A, B1, B2, B6 e C, oltre a folati e a una vasta gamma di minerali. Inoltre è anche ricco di carotenoidi, tra cui il safranale. Tutto ciò si traduce in un'azione positiva sul cervello, il sistema nervoso e il sistema immunitario.
Per i fitoterapisti quindi si rivela un valido supporto nella cura dei disturbi dell'umore, quali l'ansia, l'insonnia o lo stress, e nelle infiammazioni di ogni genere, comprese quelle respiratorie, e ha anche azione analgesica.
Persino la sindrome premestruale e i dolori del ciclo possono essere blanditi. Inoltre lo zafferano stimola la secrezione dei succhi gastrici, facilitando la digestione e bloccando il meteorismo intestinale. La sua capacità d'azione è così potente che ne bastano piccole dosi per goderne appieno i benefici e dosi molto elevate potrebbero comportare rischi.
E infine come non parlare del suo potere afrodisiaco?
Già, è stato confermato dalla scienza in tempi recenti che lo zafferano stimola la produzione di ormoni con effetto tonificante sulla sfera sessuale.
Lo zafferano è una spezia dalle origini antiche e dai molti usi e benefici. Già commerciato dai Fenici, che tuttavia lo utilizzavano solo per tingere stoffe e realizzare unguenti, deve agli Arabi la sua fortuna nel campo culinario. Sono stati loro infatti a esportarlo in tutto il mondo allora conosciuto, rendendolo un ingrediente sempre più protagonista della cucina internazionale, dalla paella spagnola al curry indonesiano, attraverso le tradizioni gastronomiche di ogni singolo paese.
Il piatto italiano più rappresentativo nella storia dello zafferano è il risotto giallo. La leggenda narra che nel 1574 lavorasse alla Fabbrica del Duomo un apprendista vetraio soprannominato Zafferano per la sua consuetudine di aggiungere questa spezia a ogni suo colore per ravvivarlo, tanto che il suo maestro lo prendeva in giro dicendogli che prima o poi lo avrebbe aggiunto anche al cibo. Detto fatto, il giorno delle nozze della figlia del capomastro, Zafferano aggiunse di nascosto la spezia al riso e burro del banchetto, non è chiaro se per burla o per regalo. Il risultato fu comunque un gran successo, e il risotto è diventato un caposaldo della nostra cucina.
Come cucinare con gli stimmi di zafferano
- Mettete in una tazzina poca acqua molto calda e i vostri stimmi. Potete usare invece che acqua anche brodo o latte;
- Coprite e lasciate in infusione 40/60 minuti, vedrete l’acqua colorarsi di giallo intenso.Versate tutto nella vostra ricetta, se possibile a fine cottura per non far cuocere lo zafferano;
- Se non usate subito il vostro infuso potete conservarlo fino a 48 ore in frigorifero.
Consigli
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L’infusione nel latte sprigiona al meglio l’aroma dei pistilli di zafferano. Se ad esempio dovete fare un sughetto panna e zafferano o una crema allora è il latte la soluzione migliore per usare i vostri stimmi.
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Siccome l’infusione dura un’oretta l’ideale sarebbe tenere calda l’acqua in cui stemperiamo i pistilli sempre calda e mai bollente. Potete tenere la tazzina a bagnomaria in acqua calda, attenzione però a non portare in ebollizione.
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Quando l’infuso è pronto versatelo tutto, pistilli compresi. Oltre all’aroma darete un valore aggiunto anche esteticamente al vostro piatto con il rosso degli stimmi.
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Per ridurre i tempi di infusione, potete tritare gli stimmi prima di metterli nel liquido caldo prescelto.
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La tradizione Iraniana suggerisce di portare la spezia in shock termico per aumentarne la fragranza. Suggeriamo di provare a lasciare i pistilli in una ciotola con del ghiaccio nella fase precedente alla messa in infusione.